Ticket to paradise – Bali

Il nostro parere

Ticket to paradise (2022) USA di Oliver Parker


Una coppia divorziata è costretta a unire le forze e partire insieme per Bali per impedire alla figlia di compiere lo stesso errore che loro hanno fatto venticique anni prima. La storia segue le vicende di una coppia di genitori alle prese con l’imminente matrimonio della figlia.


Senza dubbio due carismatici attori del calibro di Clooney e Roberts che si uniscono su uno sfondo tropicale mozzafiato, con i loro volti graziosamente invecchiati davanti e al centro davanti al resto di noi mortali sono un elemento attrattivo. Purtroppo, però, gli effetti di “Ticket to Paradise” si fermano lì a causa di una sceneggiatura scoraggiante che fa troppo affidamento solo sulla presenza magnetica dei suoi attori, invece di preoccuparsi di creare una buona storia.

Il film è così carente nel costruire la storia d’amore e la chimica della coppia lascia alquanto a desiderare. Quello che invece fanno i co-sceneggiatori Parker e Daniel Pipski è usare la trama di Lily come scusa per riunire il David di Clooney e la Georgia di Roberts in una ridicola avventura.

In effetti i duetti e litigi tra i due protagonisti sono le uniche scene di qualche valore perché per il resto si viaggia nella noia e nell’approssimazione, cercando la benevolenza del pubblico con paesaggi mozzafiato e una location incantevole. Ma non basta. Ticket to Paradise si disinteressa totalmente, in realtà, di qualsiasi cosa che abbia a che fare realmente con Bali, riducendo tutto ad una vuota e stupida cartolina per le agenzie viaggio.

Se si escludono poi Roberts e Clooney che galleggiano, non si salva nessuno eccetto Billie Lourd che è tragicamente dimenticata dalla sceneggiatura mentre appariva piena di potenzialità. Il film è privo di senso, lontano dall’essere una buona commedia romantica.

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