Victor, la storia segreta del Dr. Frankenstein. Morti dal ridicolo

Il nostro parere

Victor, la storia segreta del Dr. Frankenstein (2015) USA di Paul McGuigan

Non è necessario rileggere in chiave moderna i romanzi gotici perché o sei Coppola o rischi il ridicolo!

Non è necessario mescolare un mix d’azione al plot originario perché o è Sherlock Holmes o non ha senso!

Non è necessario buttare milioni di euro per scrivere un testo da bambini, senza connessione logica, senza alcun significato, senza qualità per fare un po’ di soldi!

Dopo queste osservazioni è inutile aggiungere un giudizio ad un film pasticciato, inutile e ridicolo. Ridicolo perché McGuigan non è Coppola, non raccontava di Sherlock Holmes e lo sceneggiatore, Max Landis, non ha partorito un solo buon copione in questi anni. Con questi presupposti e una logica determinista era inevitabile trovare un insieme di artifici narrativi pessimi.

La vicenda di Frankenstein è narrata da Igor, qua Daniel Radcliffe, che somiglia buffamente più al comico Marty Feldman, che all’archetipo Lugosiano. Già questo farebbe ridere se non ci fosse la scomparsa di una gobba che neanche Mel Brooks poteva concepire più maldestra. In effetti Brooks mirava a far ridere, mentre McGuigan punta sul disgusto dello spettatore. Obiettivo peraltro fallito, poiché il pubblico ha un atteggiamento misto tra l’incredulo (ma davvero vuole farci credere una cosa del genere?) e l’ironico (davvero pensa che il pubblico sia formato solo da dodicenni facilmente impressionabili?). Tutto il resta scivola senza un solo momento di saggezza. Si trasmigra da acute riflessioni teologico-filosofiche che neppure uno studente al primo anno oserebbe accennare, a “originali” intuizioni sull’anatomia umana partorita da un quasi analfabeta che dal circo passa direttamente ai salotti buoni dell’aristocrazia londinese.

Nel romanzo di Mary Shelley, il mostro uccide Frankenstein. Qui vi è la speranza che riesca ad inseguire, perlomeno nei sogni, chi ha concepito questa sciatta versione del mito di Prometeo.

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email