Gli attori morti nel 2023

Non possiamo quest’anno limitarci a soli 10 attori. Dopo una lunga e triste selezione abbiamo scelto 13 nomi, ricordando anche Matthew Perry (1969-2023), scomparso prematuramente ma famoso più che altro per la serie Friends, mentre le sue partecipazioni cinematografiche hanno avuto scarso successo.

10. Treat Williams (Norwalk, 1º dicembre 1951 – Albany, 12 giugno 2023) Iniziò la carriera in teatro, in particolare musical. Nel 1979 è, infatti, tra i protagonisti di Hair di Milos Forman, per cui ottenne una candidatura ai Golden Globe. Nello stesso anno ebbe un ruolo in 1941 – Allarme a Hollywood di Spielberg, mentre nel 1981 recitò in Il principe della città di Sidney Lumet, per il quale ottenne una seconda candidatura ai Golden Globe. Recitò in più di 70 film, tra i quali C’era una volta in America (1984) di Sergio Leone e Miss F.B.I. – Infiltrata speciale (2005), oltre che in diversi film italiani (Il nascondiglio di Pupi Avati) Dal 2002 al 2006 fu protagonista della serie tv Everwood.

10. Robert Blake, pseudonimo di Michael James Gubitosi (Nutley, 18 settembre 1933 – Los Angeles, 9 marzo 2023) Da bambino ha fatto parte del cast delle Simpatiche canaglie per il quale recitò in 40 episodi (1939-1944). Terminata l’esperienza, interpretò la popolare serie western di Red Ryder. Negli anni 70 ricoprì il suo ruolo più famoso, quello del detective Baretta nella serie televisiva omonima (1975-78), per il quale ricevette un Emmy Award (1975) e un Golden Globe (1976). L’ultimo impegno  risale al 1997, nel film Strade perdute di David Lynch. Fu accusato dell’omicidio della moglie ma assolto. Tra i film più importanti Questa ragazza è di tutti di Sydney Pollack (1966), A sangue freddo di Richard Brooks (1967) e Ucciderò Willie Kid di Abraham Polonsky (1969)

10.Topol (Tel Aviv, 9 settembre 1935 – Tel Aviv, 8 marzo 2023) Noto per la sua interpretazione del lattaio Tevye in Il violinista sul tetto (1971) di Norman Jewison, versione cinematografica del fortunato musical teatrale, per la quale ottiene un Golden Globe e una candidatura all’Oscar nel 1972. Tra le sue altre apparizioni di rilievo si ricordano quelle nei film Combattenti della notte (1966), Galileo (1975), Flash Gordon (1980), Solo per i tuoi occhi (1981) della serie 007, e nella miniserie televisiva Venti di guerra (1983).

10.Richard Roundtree (New Rochelle, 9 luglio 1942 – Los Angeles, 24 ottobre 2023) Giocatore di football e modello, divenne popolarissimo interpretando il ruolo del detective di colore John Shaft, icona della blaxploitation dei primi anni settanta. Negli stessi anni prese parte anche alla serie tv Radici, tratta dal romanzo di Alex Haley. In seguito, pur recitando in molti film, per lungo tempo non gli vennero più affidati ruoli significativi. Dagli anni novanta in poi, dopo aver sconfitto nel 1993 un cancro, tornò alla ribalta come personaggio icona. Apparve in Seven (1995) di David Fincher e in Shaft (2000), remake della pellicola originale, diretto da John Singleton. Inoltre ebbe un ruolo in George re della giungla…? (1997). È morto per le complicazioni di un tumore al pancreas.

9. Julian Sands (Otley, 4 gennaio 1958 – San Gabriel Mountains, 13 gennaio 2023) Iniziò la propria carriera cinematografica nel 1984 comparendo in ruoli di secondo piano; ottenne poi la sua prima parte da protagonista in Camera con vista di James Ivory l’anno successivo. Nel 1985, dopo il grande successo di Camera con vista e di Gothic di Ken Russell, decise di trasferirsi a Hollywood per continuare la carriera nel cinema statunitense. Prese quindi parte a numerose pellicole, sia ad alto che a basso budget, come Warlock (1989), Il sole anche di notte (1990), Aracnofobia (1990), Il pasto nudo (1991), Boxing Helena (1993) e Via da Las Vegas (1995). Interpretò il ruolo del Fantasma nella versione del 1998 de Il fantasma dell’Opera e vestì i panni di Laurence Olivier in uno sceneggiato prodotto dalla BBC. Il 13 gennaio 2023, Sands, appassionato alpinista, è stato dichiarato disperso nel corso di una escursione sul Monte Baldy, California, a nord-est di Los Angeles.

8. Tom Sizemore (Detroit, 29 novembre 1961 – Burbank, 3 marzo 2023) Nella sua carriera ha preso parte a molti importanti film come: Sorvegliato speciale (1989) con Stallone, Nato il quattro luglio (1989) con Tom Cruise, Blue Steel (1990) con Jamie Lee Curtis, Point Break – Punto di rottura (1991) con Keanu Reeves, Una vita al massimo (1993) con Christian Slater, e Assassini nati (1994) di Oliver Stone. Inoltre ha lavorato in altri film famosissimi come Heat – La sfida (1995), Relic – L’evoluzione del terrore (1997) e soprattutto Salvate il soldato Ryan (1998) di Steven Spielberg  e Al di là della vita (1999) di Martin Scorsese; nel nuovo millennio appare in film come Pianeta rosso (2000), e Black Hawk Down (2001) di Ridley Scott, mentre negli ultimi anni ha recitato perlopiù a progetti indipendenti e di limitato successo. Ha anche recitato in diversi episodi di svariate serie televisive. L’attore ha avuto svariati problemi con la legge dovuti soprattutto al possesso e abuso di droga subendo una serie di condanne. Colpito da aneurisma cerebrale il 18 febbraio non si è più ripreso spegnendosi il 3 marzo.

7. Joss Ackland (Londra, 29 febbraio 1928 – Clovelly, 19 novembre 2023) Inizia la sua carriera di attore, apparendo in film e serie televisive. È stato diretto da Peter Greenaway, che nel 1985 lo ha scelto per interpretare un eccentrico collezionista di cadaveri daltonico nel film Lo zoo di Venere, da Michael Cimino nel film Il siciliano (1987), da Agnieszka Holland nel film Un prete da uccidere (1988). In più occasioni ha collaborato con il regista Peter Duffell, nei primi anni ’70, e ha lavorato in Italia con Francesco Rosi, Carlo Vanzina e Francesco Nuti, prendendo parte anche allo sceneggiato televisivo Pinocchio (2009), interpretando Mastro Ciliegia, al fianco di Bob Hoskins e un folto cast italiano. È noto anche per aver preso parte a pellicole di grande successo, quali Arma letale 2 (1989) con Mel Gibson e Danny Glover, dove interpreta l’antagonista principale, Aryan Rudd, Miracolo nella 34ª strada (1994), in cui interpreta Victor Landberg, il film musicale It Couldn’t Happen Here (1988) e Caccia a Ottobre Rosso (1990), dove interpreta l’ambasciatore Andrei Lisenko. Ackland ha lavorato in diversi musical. Nel 1987 ottiene la prima candidatura al BAFTA per la sua interpretazione in Misfatto bianco di Michael Radford. La successiva candidatura arriva due anni dopo, per la partecipazione al film per la televisione Firsts and Lasts.

6. Frederic Forrest, Jr. (Waxahachie, 23 dicembre 1936 – Santa Monica, 23 giugno 2023) Ha collaborato in quattro occasioni con Francis Ford Coppola ed è principalmente conosciuto per il ruolo di Chef in Apocalypse Now (1979) e per aver interpretato lo scrittore Dashiell Hammett due volte: nel film Hammett – Indagine a Chinatown (1982) e in Citizen Cohn (1992). Ha avuto un ruolo importante anche nella miniserie televisiva Colomba solitaria (1989). Nel 1993 ha interpretato il ruolo di Nick, negoziante neonazista nel film Un giorno di ordinaria follia di Joel Schumacher. Candidato all’Oscar al miglior attore non protagonista per The Rose (1979), fra gli altri ruoli di rilievo quelli in La conversazione (1974), Missouri (1976), Un sogno lungo un giorno (1983), Il grande inganno (1990) e Trauma (1993) di Dario Argento. In televisione ha interpretato il ruolo di Petronio Arbitro nella fiction TV Quo vadis? (1985).

5. Henri Serre (Sète, 26 febbraio 1931 – Saint-Jean-du-Bruel, 9 ottobre 2023) Prima di dedicarsi completamente al cinema è stato anche un cantante negli anni Cinquanta. Il suo debutto cinematografico avvenne nel 1962 per il ruolo di Jim nel leggendario film della Nouvelle Vague Jules e Jim, di François Truffaut, al fianco di Jeanne Moreau e Oskar Werner. Una carriera che ha abbracciato oltre mezzo secolo nel mondo del cinema, del teatro e della televisione. Tra i suoi lavori cinematografici, oltre al film con Truffaut, Fuoco fatuo (1963) di Louis Malle, Hong Kong un addio (1963) diretto da Gian Luigi Polidoro, Fantomas contro Scotland Yard (1967) di André Hunebelle, La mano (1969) di Henri Glaeser, Il romanzo di un ladro di cavalli (1971) di Abraham Polonsky, L’affare della Sezione Speciale (1975) di Costa Gavras, L’allegro marciapiede dei delitti (1979) diretto da Jean-Jacques Grand-Jouan, e Le Soulier de satin (1985) di Manoel de Oliveira. Attivo anche a teatro, il suo ultimo contributo televisivo è stato nella miniserie Belle Epoque, trasmessa nel 1995.

4. Michael Gambon (Dublino, 19 ottobre 1940 – Witham, 27 settembre 2023) Lavora dapprima per il National Theatre, sotto la direzione di Laurence Olivier. Apparve spesso in TV prima di cimentarsi in ruoli rilevanti al cinema. Ha vinto 3 volte il Laurence Olivier Theatre Award, 2 volte il London Evening Standard Theatre e il London Critics Circle Theatre Award, per il miglior attore. Tra i film più celebri si annoverano: Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante (1989) di Peter Greenaway, Il mistero di Sleepy Hollow (1999) di Tim Burton. Dal 2004 ha sostituito Richard Harris nel ruolo di Albus Silente nella saga di Harry Potter. Nel 2010 recitò in Il discorso del re, diretto da Tom Hooper e nel 2012 in Quartet, esordio alla regia di Dustin Hoffman. Dal 2015 recitò nella serie televisiva Fortitude, e nello stesso anno nella miniserie Il seggio vacante, tratta dal romanzo di J. K. Rowling. Nel 2016 tornò al cinema con L’esercito di papà di Oliver Parker. Nel 2017 recitò in Il palazzo del Viceré, diretto da Gurinder Chadha e Vittoria e Abdul al fianco di Judi Dench, inoltre prese parte a Kingsman – Il cerchio d’oro. Nel 2018 fu uno dei protagonisti di King of Thieves al fianco di Michael Caine. Nel 2019 partecipò a Judy, biopic su Judy Garland.

3. Ryan O’Neal (Los Angeles, 20 aprile 1941 – Los Angeles, 8 dicembre 2023) Si fece conoscere al grande pubblico recitando nella soap opera Peyton Place (dal 1964 al 1969), accanto a Mia Farrow. Ottenne la fama mondiale grazie all’interpretazione di Oliver Barrett IV nel film Love Story (1970), che gli valse la candidatura all’Oscar al miglior attore nel 1971. Nel 1973 interpretò il film Paper Moon – Luna di carta con la sua primogenita Tatum O’Neal. Nel 1975 venne scelto da Stanley Kubrick come protagonista del film Barry Lyndon. Sul finire degli anni settanta conobbe Farrah Fawcett, star della serie Charlie’s Angels, che diventò (eccetto una separazione dal 1997 al 2001) la compagna della sua vita fino alla morte di lei, nel 2009. Insieme recitarono in diversi film tra cui Sacrificio d’amore (1989) e la serie TV Good Sports (1991). Il 17 settembre 2008 O’Neal è stato arrestato, insieme al figlio, nella sua abitazione di Malibù, in California, per possesso di stupefacenti. Nonostante la turbolenta vita privata, ha continuato l’attività di attore: nel 2006 è entrato a far parte del cast della serie televisiva statunitense Bones. Ha inoltre preso parte ad alcuni episodi del telefilm 90210 (2010).

2. Burt Young, pseudonimo di Gerald Tommaso DeLouise (New York, 30 aprile 1940 – Los Angeles, 8 ottobre 2023) Il suo nome d’arte è composto dal suo attore e cantante preferiti, Burt da Burt Lancaster e Young da Neil Young. Nella sua carriera cinematografica si è distinto soprattutto nell’interpretazione di personaggi proletari italoamericani, dal carattere spesso burbero e spigoloso: l’esempio più noto è proprio quello di Paulie Pennino, il cognato di Rocky Balboa, che gli valse una candidatura all’Oscar come miglior attore non protagonista. Oltre al cinema è apparso in diverse serie televisive, fra le quali Law & Order – I due volti della giustizia, Walker Texas Ranger, M*A*S*H, Miami Vice e I Soprano. Sebbene sia conosciuto dal grande pubblico come attore, Young è stato anche un pugile professionista, un pittore, uno sceneggiatore e uno scrittore. Ha recitato in decine di film tra cui Chinatown, Killer Elite, C’era una volta in America, I ragazzi del coro, Convoy, Il papa di Greenwich Village, Pluto Nash, La terra dell’abbondanza, Transamerica. Molte volte ha lavorato in Italia come si vede in Americano Rosso, Il nascondiglio, Cattive ragazze.

1. Alan Arkin (New York, 26 marzo 1934 – Carlsbad, 29 giugno 2023) Ottenne il primo ruolo importante nel 1966 con la commedia Arrivano i russi, arrivano i russi di Norman Jewison, in seguito recitò in Sette volte donna (1967) di Vittorio De Sica e interpretò la parte dell’assassino in Gli occhi della notte (1967) di Terence Young, accanto ad Audrey Hepburn. Tra le sue interpretazioni successive, L’infallibile ispettore Clouseau? (1968) di Bud Yorkin, L’urlo del silenzio (1968) di Robert Ellis Miller, per il quale venne candidato al premio Oscar, Papà… abbaia piano! (1969) di Arthur Hiller, L’iconico Comma 22 (1970) di Mike Nichols, Pazzo pazzo West! (1975) di Howard Zieff, Sherlock Holmes: soluzione settepercento (1976) di Herbert Ross, Una strana coppia di suoceri (1979) di Arthur Hiller, Il mago di Lublino (1979) di Menahem Golan, Il grande imbroglio (1986) di John Cassavetes. Debuttò come regista nel 1971 realizzando Piccoli omicidi con  Elliott Gould; l’esperienza sarebbe stata ripetuta con Quella pazza famiglia Fikus (1977). Nel corso degli anni passò con disinvoltura da un genere all’altro. Nel 1990 fu in Edward mani di forbice di Tim Burton, e Havana (1990) di Sydney Pollack. Negli anni successivi partecipò, tra gli altri, a Gattaca – La porta dell’universo (1997) di Andrew Niccol, Jakob il bugiardo (1999) di Peter Kassovitz e I perfetti innamorati (2001) di Joe Roth. All’inizio degli anni ottanta prese parte ad alcuni episodi della serie televisiva A cuore aperto, e da allora lavorò moltissimo per il piccolo schermo partecipando come guest star a Will & Grace. Nel 2006 recitò in Little Miss Sunshine di Jonathan Dayton e Valerie Faris, interpretazione che gli valse un Oscar al miglior attore non protagonista. Nel 2013 ottenne la sua quarta e ultima candidatura al premio Oscar per Argo di Ben Affleck. L’ultima sua grande interpretazione è stata nella serie Il metodo Kominski (2018-2021).

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