Beekeper

Il nostro parere

Beekeper (2024) USA di David Ayer


La spietata vendetta di un uomo assume una valenza nazionale dopo che si scopre che è un ex agente di una potente organizzazione clandestina conosciuta come Beekeepers.


I film di Statham si ripetono con gli stessi canoni e, più o meno, le stesse dinamiche. Le variazioni sono assai poche. Diciamo pure che questi film hanno due aspetti assolutamente contrastanti: da un lato una sceneggiatura piena di buchi e totalmente insensata  e dall’altro la capacità di reggere un minimo di tensione grazie ai combattimenti che hanno sempre un’aura maledetta che in qualche maniera attrae.

Se si ride per i buchi temporali, l’impossibile abilità di sopravvivere ad esplosioni, proiettili, superando ogni ostacolo e fuggendo da ogni situazione, si deve ammettere che il volto imperturbabile di Statham e la sua fisicità raggiungono l’obiettivo di intrattenere il pubblico.

Al contempo si deve evidenziare il messaggio sostanzialmente conservatore e reazionario del film che perpetua l’idea di un popolo buono vittima dei giovani milionari che in nome di un finto ambientalismo rapinano il vero americano dai suoi risparmi, utilizzando diversi degli slogan trumpiani come giustificazione delle  azioni violente antistataliste. E questo non è perdonabile.

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