The Miracle club

Il nostro parere

The miracle club (2023) UK di Thaddeus O’Sullivan


Chrissie ritorna dagli Stati Uniti nella sua città natale irlandese alla fine degli anni 60, per il funerale di sua madre. Mentre mette da parte alcune cose, vecchi problemi riemergono e lei si unisce a Lily, Eileen e Dolly in un pellegrinaggio.


Un road movie per le donne senza età, come diciamo, “The Miracle Club” è una variante europea del viaggio femminile sul modello di “The Book Club, 1 & 2”, intrattenimenti di grande successo con un quartetto stellare di attrici che si spalleggiano reciprocamente nelle performance recitative. Nella versione irlandese, abbiamo un pellegrinaggio religioso che svelerà segreti e bugie del passato delle protagoniste contribuendo a ricostruire i rapporti, sanare le ferite dell’anima.

Ci sono momenti commoventi, ma sul finale, il film si inclina cercando una dimensione filosofica che non ha. È meglio nella sua parte più casuale: l’interazione di emozioni e risentimenti, la stupidità di tenere rancori, il dolore sotto la superficie di queste donne.

È facile prevedere come andrà, ma con attrici come Bates, Linney e Smith, c’è sempre molto da scavare e apprezzare. Smith, in particolare, dà una performance straziante, senso di colpa e vergogna fondamentalmente che si riversa dagli occhi, anche se lotta per coprirlo con un modo imperioso. Maggie Smith è sempre sorprendente; non dobbiamo darla per scontata!

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