Parla più forte

Il nostro parere

Parla più forte (2022) FRA di Pascal Elbè


Un insegnante di storia sulla cinquantina scopre che sta perdendo l’udito e si chiude in se stesso. Tuttavia, il suo mondo cambia quando incontra una vedova e sua figlia, che ha, invece, smesso di parlare.


Ci sono alcuni interessanti contrasti tra Antoine e Violette che rendono la storia particolarmente accattivante. Il fatto che l’uno non possa sentire e l’altro non possa parlare li fa avvicinare naturalmente, come se fossero uniti dalla loro particolare “condizione”. E’ evidente che questo riavvicinamento porterà Claire e Antoine ad innamorarsi, ma lo accettiamo poiché è stato realizzato con una sottigliezza che, nonostante tutto, dà una certa credibilità alla situazione.

Questa sottigliezza è trasposta anche in Antoine, che immaginiamo sia piuttosto individualista e la cui sordità, inizialmente facendolo chiudere in se stesso, gli permette piuttosto di aprirsi alle persone che lo circondano. L’umorismo ti fa pensare e persino provare empatia per il personaggio, in sintonia con il genere.

Il lavoro sonoro è molto curato. Il cast ben assortito, a cominciare da François Berléand (che ruba la scena come amico di Antoine), Marthe Villalonga (che interpreta sua madre Angèle) ed Emmanuelle Devos. Alla fine, l’opera è una buona commedia romantica con una profondità sufficiente per portare qualcosa di nuovo sul tavolo e offre interpretazioni autentiche e simpatiche. In breve, una buona opzione per gli amanti del cinema francese.

 

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