Nope

Il nostro parere

Nope (2022) USA di Jordan Peele


Due fratelli che gestiscono una fattoria di cavalli in California scoprono qualcosa di meraviglioso e sinistro nei cieli, e il proprietario di un parco a tema adiacente cerca di trarre profitto dal misterioso fenomeno ultraterreno.


Il film è interessato ai legami più primordiali e animaleschi tra l’osservazione e la distruzione, i modi in cui il contatto visivo può provocare o portare alla morte. Peele propone le dinamiche dell’impulso di vedere ed essere visto: le telecamere sono dappertutto sullo schermo, su set cinematografici e televisivi, telecamere a circuito chiuso e telefoni cellulari.

L’alieno non è uno scienziato ma un predatore che osserva famelicamente (come una mdp) la terra alla ricerca di prede di cui nutrirsi. Il suo aspetto è simile ad un occhio (ancora lo sguardo) ma si mantiene invisibile nascosto nelle nuvole (create digitalmente) e nel panorama straordinario fotografato da Hoyte Van Hoytema. La ricerca dei suoi movimenti nel cielo sono nascosti allo sguardo, delegate a macchine particolarmente sensibili che catturano attimi come solo il cinema sa fare.

La pubblicità del film lo definisce un “horror epico”, ma non è né particolarmente epico né terribilmente spaventoso. Peele è però unico nel fornire blockbuster satirici originali, tempestivi e intriganti che entrano sotto la pelle. Tuttavia, la prima ora è piuttosto blanda, la logica attorno all’alieno nebulosa.

 

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