La torre nera. Distopie

Il nostro parere

La torre nera (2017) USA di Nikolai Arcel

Jake è un ragazzo solo, tormentato da strani sogni e visioni in cui vede un pistolero, una torre nera e un uomo in nero. Una delle sue raffigurazioni lo conduce a un’abitazione in cui trova uno strano dispositivo; dopo averlo attivato si ritrova catapultato in un universo parallelo, in cui fa la conoscenza del pistolero protagonista dei suoi sogni: Roland. Nella nuova realtà, chiamata Medio-Mondo, scopre che la salvezza di questo universo parallelo salverà anche la terra da un crudele stregone.

Nuovo filone con protagonista un adolescente alle prese con un mondo distopico (stavolta parallelo invece che futuro), problemi familiari vari e un cattivone orribile. L’ennesima variazione della stessa storia con, più o meno, lo stesso sviluppo e poche variazioni che Propp catalogherebbe facilmente. Il prodotto è ovviamente professionalmente impeccabile ma il filone si sta così tanto replicando che si può intuire ciò che accade ad occhi chiusi.

Regia di un danese, altro nordico ad Hollywood, che si allontana troppo da  quanto fatto in precedenza. Ed è un vero peccato.

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