La primavera della mia vita (2023) ITA di Zavvo Nicolosi
Due amici con un passato musicale in comune, dopo la rottura del loro sodalizio professionale e un lungo periodo di silenzio, improvvisamente si ritrovano a dover collaborare.
Il passaggio al cinema per il duo musicale Colapesce e Di Martino avviene sotto la regia di Nicolosi, autore di videoclip delle loro canzoni. La scelta è per una trama surreale, diversa da tutte le altre idee. Invece di sottolineare il proprio mondo musicale, i due hanno scelto di parlare delle loro radici culturali con un road movie inconsueto.
Accurato dal punto visivo, il film lascia trasparire i propri debiti (Wes Anderson, Kaurismaki) culturali e colpisce per la sua integrità logica. La recitazione abbastanza limitata è il punto debole così come la volontà non portata fino in fondo di raccontare la Sicilia con una diversa angolatura. Il terzo riferimento sono Ciprì e Maresco? Può essere. Di certo si preferisce il tableau vivant alla storia e alla provocazione. Un esordio però che ha diversi pregi.