Eiffel (2021) FRA di Martin Bourboulon
Dopo aver finito la sua collaborazione alla Statua della Libertà, Gustave Eiffel è in cima al mondo. Il governo francese lo spinge a progettare qualcosa di spettacolare per l’esposizione mondiale di Parigi del 1889, ma Eiffel non è interessato.
La vita del progettista della più famosa torre del mondo viene ridotta ad un feuilleton sentimentale inventato di sana pianta e arricchito di un romanticismo d’accatto che mette in ombra lo sforzo creativo e il frutto dell’ingegno prediligendo lo spirito del polpettone.
La sceneggiatura rilegge quegli anni utilizzando i canoni interpretativi del romanzetto amoroso e spreca ogni possibilità di riflettere sul tempo e sulla vita di quegli anni gettando al vento un attore come Duris.