El Cid (1961) ITA/USA di Anthony Mann e Giovanni Paolucci
La vita dell’eroe spagnolo per antonomasia, El Cid, in un polpettone storico realizzato nello spirito della Hollywood sul Tevere. Anthony Mann è supportato dall’onesto artigiano Giovanni Paolucci per realizzare l’ambizioso kolossal storico. A rafforzare il ponte tra Stati Uniti e Italia i due protagonisti: il divo del momento, Charlton Heston, reduce da Ben Hur e la diva italiana per eccellenza, Sophia Loren. La trama rielabora in modo spericolato la storia e l’essenza stessa del mito del Cid, interpretandolo in modo epico e libero, adattandolo di fatto alla presenza fisica di Heston.
La sceneggiatura vede, tra gli altri, Diego Fabbri. Sarebbe interessante scoprire qual è stato il suo contributo perché il copione è eccessivamente ridondante e tronfio, svilito da passaggi poco logici ed una semplificazione eccessiva. Così la recitazione dei protagonisti assume caratteri imbarazzanti, momenti eccessivamente forzati, pose da film muto che forse (non è una scusante) servivano per rafforzare i poveri concetti espressi nei dialoghi. Addirittura terribili per la rozzezza e la lentezza i combattimenti: dilettanteschi verrebbe da dire.
L’aspetto positivo è rappresentato dalla fotografia di Robert Kasker. La tavolozza dei colori è usata nella sua magnificenza, aiutata dai costumi di Colasanti e Moore, per proporre interni caldi e vivi, rapportati a colori più tenui riferiti agli esterni.