The last king. Action vichingo

Il nostro parere

The last king (2015) NOR di Nils Gaup

Nel 1204 il re di Norvegia sta per morire. Il suo erede, un bambino di due anni, è in grave pericolo poiché c’è una congiura per eliminarlo e porre qualcun altro sul trono. Due uomini viaggiano alla sua ricerca per salvarlo dai mille agguati e dai silenziosi assassini che lo stanno inseguendo.

Gaup è un regista di genere, come dimostra il suo esordio (L’arciere di ghiaccio) e le sue sceneggiature più importanti (Pathfinder) dove è sempre presente il mondo dei vichinghi, eroi degli albori del mondo norvegese. Anche questa è una storia d’azione, diretta con grande sagacia e una venatura d’epica che non guasta

Inutile seguire gli intrighi politici, è molto meglio lasciarsi andare alla forza delle sequenze d’azione, vividamente rese dal direttore della fotografia Peter Mokrosinski. Gli inseguimenti con gli sci sono la parte più emozionante e godibile.  Ci sono poi combattimenti con spade, asce, balestre, archi e frecce ma conta poco. Tutto è bellissimo: le foreste innevate, gli interni a lume di candela, l’aurora boreale.

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