Orgia (1967) JAP di Koji Wakamatsu
L’influenza della Nouvelle Vague giunge in Giappone e ne esce un ritratto in tutto e per tutto somigliante al paesaggio alienato dell’occidente. Il tentativo è mescolare il noir (sembra molto Melville in alcuni punti) al processo destrutturante della Nouvelle Vague, in particolare di Godard.
Il protagonista è un clone di Jean Paul Belmondo; a questo si aggiunge un indugiare sulla nudità, sul sesso che nel cinema francese è spesso accennato o fatto intendere.
Eros e thanathos, ma anche un pizzico di ripetitività che alla lunga raffredda ogni forma di interesse.