Il Signor Diavolo (2019) ITA di Pupi Avati
Nell’Autunno 1952, Furio Momentè, ispettore del Ministero di Grazia e Giustizia, viene inviato a Venezia per evitare la deposizione di un prete e di una suora nel caso di un omicidio. Le sue indagini rivelano torbide, oscure, trame.
Certi amori non si dimenticano ed è così per Avati che ha sempre attraverso l’Horror (all’emiliana però nonostante la location veneta) nel corso dell’intera carriera. E’ così anche per questo signor diavolo che è un poco riuscito film di genere, nonostante una buonissima ambientazione di base ed un’indubbia capacità di creare l’atmosfera giusta nella descrizione della ruralità e nella psiche superstiziosa del mondo contadino.
La ripetizione eccessiva di idealtipi, sempre con le stesse caratteristiche di quanto già mostrato in passat, e l’evidente volontà di fregare lo spettatore nel colpo di scena finale, inducono il regista ad un gioco goticamente espresso, ma poco interessante.