10 caratteristi morti nel 2020

Robert Conrad, all’anagrafe Konrad Robert Falkowski (1 marzo 1935 – 8 febbraio 2020), è stato un attore e regista. È ricordato principalmente come James T. West, l’affascinante agente segreto della serie televisiva Selvaggio West (The Wild Wild West), CBS 1965-1969, che, col suo amico e assistente Artemus (Arty) Gordon, interpretato da Ross Martin, si trovava a risolvere casi ingarbugliati e pericolosi, non in giro per il mondo, come il più famoso Agente 007, ma in ambiente prettamente “Western”. Altro ruolo protagonista in una serie è quello di Thomas Remington Sloane in Un uomo chiamato Sloane del 1979.

Jerry Stiller, nato Gerald Isaac (8 giugno 1927 – 11 maggio 2020), è stato un attore, comico e produttore televisivo statunitense. Nato a Brooklyn, sposò nel 1954 l’attrice Anne Meara, da cui ebbe due figli: Amy (1961) ed il famoso attore Ben (1965). Tra i ruoli più importanti da lui ricoperti, vi sono senz’altro quello di Arthur nella serie televisiva The King of Queens e quello del padre di George Costanza, Frank, nella sitcom statunitense Seinfeld. Attore in tantissimi film tra cui Zoolander 1 e 2, Airport 75, Grasso è bello, Pelham123

Richard Herd (26 settembre 1932 – 26 maggio 2020) è stato un attore statunitense, che collaborò attivamente alla Screen Actors Guild diventandone vicepresidente nazionale. Debuttò sul grande schermo con il film Ercole a New York (1970). Fra le sue partecipazioni più importanti, il thriller Sindrome cinese (1979), dove lavorò con Jane Fonda, Jack Lemmon e Michael Douglas. Prese parte alla miniserie televisiva V – Visitors (1983) e al suo sequel Visitors (1984). Dal 1982 al 1985 interpretò il capitano di polizia Dennis Sheridan nella serie televisiva T.J. Hooker. Tra i film che ha girato sono FIST, Soldato Giulia agli ordini, Sergente Bilko, Mezzanotte nel giardino del bene e del male.

Carl Reiner (20 marzo 1922 – 29 giugno 2020) è stato un attore, comico, sceneggiatore, produttore televisivo, regista, commediografo, e scrittore statunitense, padre del regista Rob Reiner. Figlio ateo degli ebrei Irving Reiner, austriaco, e Bessie Mathias, rumena, Reiner è stata la persona che ha vinto più Emmy Awards nel corso della carriera, ovvero ben nove. Tre di questi gli sono stati attribuiti per The Dick Van Dyke Show. Ha diretto diversi film tra cui Lo straccione, Il mistero del cadavere scomparso, Ho perso la testa per un cervello, Scappatella con il morto. Ha recitato anche nei tre film della saga Ocean’s eleven e sequel.

John Saxon, pseudonimo di Carmine Orrico (5 agosto 1936 – 25 luglio 2020) Interprete di ben 197 opere, è nato a Brooklyn. Studiò recitazione con Stella Adler ed entrò nel mondo del cinema alla metà degli anni cinquanta, assumendo il nome d’arte. Nei primi anni, lavorò con molti registi tra cui Vincente Minnelli in Come sposare una figlia (1958), Blake Edwards in La tentazione del signor Smith (1958), Frank Borzage in Il grande pescatore (1959), John Huston in Gli inesorabili (1960), e Otto Preminger in Il cardinale (1963), nei quali ebbe sempre ruoli da coprotagonista. Fu candidato al Golden Globe per il miglior attore non protagonista per la sua interpretazione nel film A sud-ovest di Sonora (1966). Venne apprezzato come marzialista nel film I 3 dell’Operazione Drago (1973). Apparve in molti spaghetti-western e poliziotteschi quali Napoli violenta (1976), Il cinico, l’infame, il violento (1977), entrambi di Umberto Lenzi). Dagli anni settanta in poi recitò anche in pellicole horror, principalmente in Un Natale rosso sangue (1974) di Bob Clark; in Apocalypse domani (1980) di Antonio Margheriti, nel ruolo di un reduce dal Vietnam; in Tenebre (1982) di Dario Argento, in Nightmare – Dal profondo della notte (1984) di Wes Craven. Nightmare 3 – I guerrieri del sogno (1987) e Nightmare – Nuovo incubo (1994).

Anthony Wilford Brimley (27 settembre 1934 – 1 agosto 2020) Nacque a Salt Lake City, dove suo padre era un agente immobiliare. Prima di divenire un attore lavorò nei rodei come cowboy, quindi fece il maniscalco e poi la guardia del corpo per Howard Hughes. Iniziò a lavorare in film western come stuntman su incoraggiamento del suo amico Robert Duvall. La sua prima interpretazione come caratterista fu in Diritto di cronaca (1981). Brimley partecipò alla popolare serie televisiva degli anni settanta Una famiglia americana nella parte di Horace Brimley, un abitante del Monte Walton, dal 1974 al 1977. Divenuto famoso per interpretazioni in film come Hotel New Hampshire (1984), La cosa (1982) di John Carpenter, Cocoon – L’energia dell’universo (1985) e Il socio (1993), nel 2001 partecipò al film tv Fuoco incrociato insieme a Tom Selleck. Ebbe un ruolo importante nel film Sindrome cinese (1979). Spesso interprete di uomini burberi e anziani, come ad esempio nella serie TV degli anni ottanta Vita col nonno, apparve anche in spot pubblicitari.

Brian Manion Dennehy (9 luglio 1938 – 15 aprile 2020) Vincitore di un Golden Globe e due Tony Awards e candidato a sei Primetime Emmy Awards, ha ottenuto notorietà per il ruolo dello sceriffo Will Teasle in Rambo (1982). Ha recitato in numerosi film tra cui Gorky Park (1983), Silverado (1985), Cocoon – L’energia dell’universo (1985), F/X – Effetto mortale (1986), Presunto innocente (1990), Tommy Boy (1995), Romeo + Giulietta (1996) e Knight of Cups (2015). Ha vinto il Golden Globe per il miglior attore in una mini-serie o film per la televisione per il ruolo di Willy Loman nel film televisivo Death of a Salesman (2000), tratto dal dramma scritto da Arthur Miller. Dopo una lunga gavetta teatrale, approda alla televisione, recitando in diversi telefilm e nel 1977 debutta sul grande schermo nel film di Richard Brooks, In cerca di Mr. Goodbar. È nel 1982 che incontra il vero successo col film Rambo. In seguito a questa interpretazione, ha ottenuto un cospicuo numero di ruoli da caratterista (ha recitato in oltre 100 film), interpretando quasi sempre il tipo duro, un po’ arcigno e di stazza. L’attore del Connecticut ha avuto anche la sua grande occasione, nel 1987, assumendo il ruolo di protagonista nel film di Peter Greenaway Il ventre dell’architetto. Nel 2005 è apparso in Assault on Precinct 13, remake del film di John Carpenter e nel film The Exonerated – Colpevole fino a prova contraria. Nel 2008 recita in Sfida senza regole con Al Pacino e Robert De Niro.

Kelly Kamalelehua Palzis Preston-Travolta (13 ottobre 1962 – 12 luglio 2020) A 16 anni viene notata da un fotografo di moda che la aiuta ad ottenere piccoli lavori da attrice in pubblicità e altri ruoli. Attrice in molti film noti tra cui Christine la macchina infernale, 52 gioca o muori, I gemelli, Jerry Maguire, Innamorati cronici. Sia la Preston che il marito John Travolta sono adepti della chiesa di Scientology. Entrambi hanno recitato nel film del 2000 Battaglia per la Terra, basato su una novella del fondatore di Scientology, L. Ron Hubbard. Il film, stroncato da critica e pubblico, ricevette sette Razzie Awards, tra cui il Razzie Award alla peggior attrice non protagonista a Kelly Preston. Nel 2003 viene nominata al Razzie Awards per Il gatto… e il cappello matto. Malata di cancro al seno, muore a 57 anni.

Honor Blackman (22 agosto 1925 – 5 aprile 2020) Debuttò nel 1947, recitando a fianco di Michael Redgrave nel film Fame Is the Spur, quindi interpretò una serie di piccoli ruoli in importanti film accanto ad attori del calibro di Richard Burton in La quinta offensiva (1951), Elizabeth Taylor in Alto tradimento (1949). Nel 1961 affiancò Patrick Macnee nella seconda stagione di Agente speciale, dando una svolta decisiva al successo della serie. Malgrado il risultato, lasciò la serie per non legarsi troppo al personaggio. Nel 1964 diventò una delle più celebri Bond girl grazie alla partecipazione ad uno dei film di maggior successo della serie: Agente 007 – Missione Goldfinger, nel quale interpretò la parte di Pussy Galore: all’età di 38 anni, fu una delle più anziane attrici a ricoprire tale ruolo. Seguendo un copione comune a tante altre attrici, la partecipazione alla saga di James Bond le portò una fama mondiale a cui però non seguirono partecipazioni a film di notevole interesse. Due dei suoi ruoli più apprezzati furono quelli in Flagrante adulterio (1965), sequel di minor successo di La strada dei quartieri alti, e in La vergine e lo zingaro (1970).

Irrfan Khan, all’anagrafe Sahabzade Irrfan Ali Khan (7 gennaio 1967 – 29 aprile 2020), è stato un attore indiano. Dopo essersi laureato alla National School of Drama di Nuova Delhi, apparve per la prima volta al cinema in una breve ma intensa scena nell’acclamato Salaam Bombay! (1988). Da allora recitò in decine di film girati a Bollywood e lavorò anche in teatro. Nel 2001 fu il protagonista di The Warrior, film in lingua hindi, che si è aggiudicato il Bafta come miglior lungometraggio britannico nel 2003. Nel 2006 Khan iniziò la scalata a Hollywood e ottenne la fama internazionale grazie a film come Il destino nel nome – The Namesake, A Mighty Heart – Un cuore grande, Il treno per il Darjeeling, The Millionaire, Vita di Pi, Lunchbox, Inferno, Jurassic world e nella serie tv In treatment. Nel 2018 annunciò sui social che gli era stato diagnosticato un tumore neuroendocrino, tumore che lo porterà alla morte.

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