Vicini di casa – Cena di gruppo

Il nostro parere

Vicini di casa (2022) ITA di Paolo Costella


Giulio e Federica sonio una coppia sposata da diverso tempo, ma non più affiatata come all’inizio, anzi si parlano il meno possibile e quando ciò accade è solo per battibeccare e discutere. In poche parole: non fanno altro che litigare. Quando decidono di invitare a cena i loro nuovi vicini di casa, Salvatore e Laura, che abitano nell’appartamento sopra il loro, si rendono conto quanto l’altra coppia sia passionale e piena di vita.


La sessualità è ancora oggi un tabù, soprattutto in un rapporto di coppia (magari usurato) dove si è imparato a tacere i difetti dell’altro, ad andare avanti nonostante tutto, chiudendo gli occhi di fronte alle proprie e altrui inadeguatezze. La sessualità diventa il grimaldello che fa esplodere la coppia Giulio-Federica. L’idea è alla base del testo teatrale dell’autore spagnolo Cesc Gay, divenuto poi film che ha ispirato questo remake.

L’impianto teatrale è fin troppo evidente mantenendo poi l’unità di spazio e tempo che è nell’opera, ma Costella è abbastanza elegante nel circondare i personaggi con movimenti di macchina vellutati, seguendo i movimenti e anche le incertezze, le indecisioni dei piccoli gesti, degli sguardi, del non detto. Costella viene da una prolifica carriera di sceneggiatore e regista con alterne fortune. Spesso si è trovato a gestire personaggi ingombranti come Massimo Boldi che non sono certo il massimo per la creatività.

Aiutato da un buon testo e dalla disponibilità degli attori, tutti in parte, ha saputo oliare i meccanismi della commedia creando una giusta atmosfera della serata straniante della coppia protagonista che, di fronte all’inaspettata proposta di sesso di gruppo, passa da una cenetta tra conoscenti ad una seduta di psicanalisi di coppia senza soluzioni di continuità.

Anche Bisio, normalmente a disagio nei ruoli drammatici, stavolta da fragilità al suo personaggio che si difende dietro ad un sarcasmo amaro che esprime tutto il suo disappunto verso il mondo che lo ha tradito.

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