The glorias – Icona femminista

Il nostro parere

The glorias (2020) USA di Julie Taymor

La storia dell’attivista femminista Gloria Steinem dall’infanzia negli Stati Uniti degli anni ’40 alla partecipazione al movimento per i diritti delle donne.

Una vita raccontata attraverso quattro attrici che si scambiano  idealmente il testimone su un autobus, simbolo del viaggio della donna nella storia d’America. Julie Taymor ha cercato così di sorprendere il pubblico con volti diversi che raccontano momenti diversi, ognuno di per sè simbolici.

Il tradizionale biopic viene poi ulteriormente frastagliato dalla struttura temporale diacronica. La regista non usa il flashback ma salta nel tempo per rendere meglio la complessità del personaggio, le sue lotte, il contesto della maturazione delle sue idee. E’ un espediente che funziona ma mostra la corda nelle due ore e mezza del racconto quando viene ripetuto l’escamotage per l’ennesima volta.

La sceneggiatura resta sulle battaglie politiche sviscerandole con perspicacia ma preferisce sorvolare sul mondo interiore della Steinem che appare come il suo personaggio pubblico richiede. Non si parla ovviamente di gossip di basso livello, ma di un’analisi più approfondita per evitare l’effetto agiografico che, inevitabilmente, emerge durante questo tipo di opere. La Taymor cade, infatti, in questo tranello.

Il film è però ricco di invenzioni visive sia per gli abiti della costumista Sandy Powell sia per la fotografia di Prieto che passa dal colore al bianco e nero con eccellente qualità.

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