Scusate se esisto. One woman show.

Il nostro parere

Scusate se esisto (2014) ITA di Riccardo Milani

Paola Cortellesi è una grande intrattenitrice dotata di una grandissima vis comica. Quando è ben servita da un testo che ne esalta le caratteristiche domina la scena, trascinando il pubblico alla risata. Raoul Bova è abbastanza statico ma se messo nelle condizioni ideali diventa una buona spalla. Il risultato è questo buon film, molto divertente in alcuni momenti (le videoconferenze e l’incontro con Slave 72 sono spassose).

Milani, compagno nella vita dell’attrice, è un regista con esperienza, capace di film di successo (Buongiorno Presidente) con un cotè morale ed etico sempre presente. La prima parte è fin troppo esplicita e didascalica. Il tentativo di descrivere l’Italia, rispetto alle altre nazioni, tramite le disavventure della Cortellesi risulta artificioso e forzato (per quanto sempre arricchito dalle mossette della protagonista). Molto più riuscita è la descrizione del rapporto tra lei e Bova, vera idea vincente, con le connesse disavventure sentimentali.

Si tratta perciò di un film diseguale. Tra le cose positive ci sono la scoperta del grande palazzo che ispirerà l’idea del Km verde. In quelle scene Milani è capace di perdersi nello stupore dell’architettura, conferendo al momento una patina di poesia, trasmettendo convintamente il senso della bellezza. Tra quelle negative ci sono la storia d’amore Cortellesi-Fortuna, debole e tesa a nascondere al pubblico il finale amaro con un contentino, nonché il redde rationem finale dello studio di architettura contro il capo Ennio Fantastichini.

Pur nella mancanza di omogeneità, l’opera resta sempre divertente.

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