Angry birds. Dura la vita dei pennuti

Il nostro parere

Angry birds (2016) USA di Clay Kaytis e Fergal Reilly

Prima sono stati i videogame a passare al cinema, ora anche le app più famose trasmigrano sul grande schermo. Certo, si tratta di una libera trasposizione che nulla ha in comune con il giochino del cellulare, se non il marketing alla base del successo del prodotto. Questa libertà, peraltro, consente al film di avere una struttura accettabile, senza dover inseguire improbabili somiglianze con personaggi già impostati. Pellicola sostanzialmente inoffensiva, adatti ai bambini con poca originalità nei contenuti.

Gli uccellini arrabbiati lo sono effettivamente solo nel finale, a parte il carattere irascibile di Red, protagonista unico ed assoluto dell’intera vicenda. Nell’isola degli Uccelli, i volatili non volano e sono pacifici tanto è vero che Red viene ostracizzato perché fuori da ogni canone. E come tale si lega ad altri outsider conosciuti durante un corso di gestione della rabbia cui è stato condannato per le sue sfuriate. Quando degli strani maiali giungono nell’isola cominciando ad allargarsi sempre di più, i suoi continui richiami alla prudenza vengono scambiati per l’ennesima prova della sua misantropia. Solo dopo il furto di tutte le uova, il popolo degli uccelli abbandonerà il pacifismo per mettersi al seguito di Red, improvvisato leader.

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email