Pirati dei caraibi. La vendetta di Salazar. Fantasmi cattivi

Il nostro parere

Pirati dei Caraibi. La vendetta di Salazar (2017) USA di Joachim Rodding e Espen Sandberg

Quinto episodio del franchising, ci mostra il solito Jack Sparrow alle prese con il fantasma di Salazar, crudele nemico dei pirati, sconfitto molti anni prima dal nostro eroe e costretto a vivere per l’eternità in un triangolo maledetto. Quando Jack, depresso, si sbarazza della sua magica bussola, Salazar ed il suo mostruoso equipaggio vengono liberati e possono inseguirlo per il mare. A complicare la situazione vi è il figlio di Will Turner, Henry, che cerca il Tridente di Poseidone per liberare il padre dalla maledizione dell’Olandese volante. Il Tridente è anche l’unica speranza per Jack di sfuggire allo spaventoso nemico, nonché della giovane Carina, una scienziata anticonformista, di ritrovare il padre.

Trama complicatissima (fin troppo) piena di colpi di scena (un po’ troppi) che raramente rispettano la logica e la consequenzialità. I due registi norvegesi privilegiano l’acrobatico e l’effettaccio a dispetto dello sviluppo narrativo, svuotando di fascino i personaggi e rendendoli marionette ripetitive. Jack Sparrow diventa la macchietta di sé (fenomeno sempre più accentuato a partire dal terzo episodio) senza dare interesse alla vicenda. Johnny Depp, cui va il merito di aver inventato una maschera godibile, fa tante smorfiette ma mai da profondità al personaggio, ormai indipendente dal suo essere.

Divertente l’esecuzione con la ghigliottina e, soprattutto, l’apparizione di Paul McCartney. Se non altro Depp resta sempre rock.

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