I profumi di madame Walberg (2019) FRA di Gregory Magne
Guillaume Favre è un autista separato e gli mancano pochi punti per perdere la patente. Per sfida, il suo capo lo affida a Madame Walberga, una cliente del mondo dei profumi dall’olfatto prodigioso.
L’idea del rapporto a due (donna scorbutica ma interiormente ricca e uomo infelice quanto sfigato) che ribalta i ruoli fino ad arricchire entrambi è una trovata un po’ troppo sfruttata recentemente. Difficile trovare il mix, l’equilibrio per dare all’idea sostanza e qualità. E qua non è il caso.
Facile anche cadere nella trivialità del clichè, dello scontato e vuoto, ma pure qua non ci siamo. Perchè l’opera è discreta e piacevole senza entusiasmare, abbastanza prevedibile ma ben recitata con una regia che asseconda gli interpreti. Fine e sensibile nell’avvicinamento dei personaggi, manca nella sequenza di eventi che sanno di già visto.