Gli idoli delle donne – Just a gigolò

Il nostro parere

Gli idoli delle donne (2022) ITA di Eros Puglielli

Filippo è uno dei gigolò più avvenenti e di successo che ci siano su piazza, tutte le donne lo vogliono, ma solo per il suo corpo, dato che non eccelle in brillantezza. Peccato che a seguito di un incidente il suo aspetto si modifichi radicalmente.

Talmente brutto da essere divertente. Così potrebbe essere riassunto questo film che presenta alla regia un’ex giovane promessa come Puglielli che da un certo ritmo alla vicenda evidentemente paradossale. Lillo è, come di consueto l’anima comica ma più di altri film, irregimentato in una parvenza di trama capitalizza meglio la capacità di far ridere e sorridere.

Inutile cercare il pelo nell’uovo della credibilità. Qua siamo di fronte ad una farsa discretamente orchestrata che lascia grande spazio agli attori, compreso Corrado Guzzanti che si diverte sempre più a tratteggiare personaggi caricaturali cui lui da un potente cotè comico che tanto ha avuto successo in televisione. Questa dimensione, infatti, gli permette di essere efficace, impegnato in gag strampalate e, confessiamo, riuscite.

Alcuni passaggi sono evidentemente approssimativi, altri inutili, ma l’aver evitato sovrastrutture sociologiche, dopo aver sposato l’approccio volutamente grottesco, ha permesso di essere leggeri. Non siamo al capolavoro, ci mancherebbe altro, ma nella commedia pura e garbata.

Da sottolineare la ricerca del senso, la macchina con la soppressata e i duetti Guzzanti-Lundini e Guzzanti-Marzocca. I narcos di Guzzanti e Spada sono spassosissimi e le citazioni cinematografiche (American Gigolò, Gli incredibili, Un pesce di nome Wanda, Gli incredibili) soddisfano segretamente i cinefili.

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