Che fine ha fatto Bernadette? (2020) USA di Richard Linklater
Bernadette Fox ha una vita perfetta: vive in una bella casa con un marito amorevole e una figlia brillante.Un giorno, però, la donna scompare misteriosamente e la famiglia, preoccupata, inizia un’avventurosa ricerca.
Per quanto imperfetto non si deve approcciare con superficialità al film di Linklater, l’ultimo fino ad ora di una carriera incostante. Il film, che negli USA ha avuto un’accoglienza pessima, è ondivago, disomogeneo per quanto interessante in alcuni spunti.
Il titolo suggerisce chiaramente che la protagonista si è completamente smarrita nelle sue ossessioni e nelle sue fobie, oppressa dalla vita borghese che le toglie ogni stilla di creatività, lei che era una promettente archistar e ora è scomparsa dalla scena.
L’opera è dinamica e fluida, legata alla interpretazione della Blanchett che riesce a restituire la fragilità di Bernadette con enorme profondità. Il suo sguardo sa rendere gli imperscrutabili movimenti dell’umore della donna, i suoi processi mentali che appaiono sul volto in un istante. Si tratta di momenti, però, brani di ottimo cinema alternati ad altri dispersivi e ridondanti.
La trama è oggettivamente forzata e posticcia al punto che lo stesso regista si perde, seguendo la donna nel suo percorso verso l’Antartide dove troverà un senso.
