Borromini e Bernini – Sfida alla perfezione

Il nostro parere

Borromini e Bernini – Sfida alla perfezione (2023) ITA di Giovanni Troilo


Un viaggio nella bellezza della Roma barocca, quando la città era il centro dell’arte occidentale e dove ogni ambizioso pittore, scultore e architetto doveva essere presente. Scopriamo anche la rivalità artistica tra Borromini e Bernini.


Le immagini in movimento, rese più intense dalla presenza di attori, accompagnano le parole degli storici dell’arte, che con rara precisione e raffinatezza ricostruiscono la vita dell’artista. Sono le loro ricostruzioni a dare al documentario un ritmo narrativo costante e coinvolgente. Gli esperti, attraverso un racconto che coniuga passione e rigore, esplorano il mistero di una personalità complessa, in cui, come nelle opere create, si scontrano forze opposte: la complessità del pensiero visionario e la semplicità del bisogno di riconoscimento.

Bernini era un personaggio carismatico e istrionico, mentre Borromini era schivo e poco incline alle dinamiche del potere. I due architetti erano rivali fin dall’inizio, e la loro rivalità si trasformò presto in aperto antagonismo. Borromini capì che, finché Bernini fosse rimasto nelle grazie del Papa, non avrebbe potuto avere piena autonomia espressiva. Per questo, iniziò ad accettare commissioni da ordini religiosi minori, anche se meno remunerative.

Il documentario “Borromini e Bernini. Sfida alla perfezione” racconta la storia di un genio dell’architettura, tormentato da un’energia maniacale e ossessiva. Borromini ha lottato per amore della propria arte, contro le difficoltà della vita, la rivalità con Bernini e l’incomprensione dei suoi contemporanei. Il documentario è semplice nella sua struttura, ma di grande valore intellettuale e estetico. I contributi dei critici e storici dell’arte restituiscono il ritratto di una personalità complessa, consumata dall’ansia di perfezione.

L’ansia di perfezione è stata come un demone a due facce per Borromini: da un lato lo ha portato a creare opere straordinarie, dall’altro lo ha reso insoddisfatto e tormentato. I disegni di Borromini, sopravvissuti a un incendio, sono una sfida per gli architetti del futuro. Le “chimere” di Borromini continueranno a ispirare e affascinare.

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