Bianco di babbodoiu (2016) ITA di Igor Biddau
Tre vitelloni (due fratelli e il loro cognato) gestiscono in modo folle l’azienda vinicola ereditata dal padre scialacquando i soldi dissennatamente fino a quando la banca chiede loro di rientrare in tempi rapidissimi di 300 mila euro. I tre, disperati, cercano di evitare il fallimento con soluzioni improvvisate e folli. Incapaci come sono, ovviamente non riescono a combinare nulla. Li salva il vitigno storico del padre.
Il trio comico di Colorado Cafè Pino e gli anticorpi fa il debutto al cinema con un filmetto furbo e simpatico pur nella sua esilità. La trama, estremamente semplice, attinge a piene mani nei cliché per raffigurare i tre protagonisti nella loro scapestrata vita, con annesse esagerazioni decisamente eccessive e fuori tono.
Il meglio viene dalla descrizione del piccolo mondo antico della provincia sarda, fatta di trattorie e bar, di tradizioni popolari e giochi antichi. Il merito del regista Biddau è stato quello di non affidarsi troppo ai personaggi televisivi, dando agli attori una dimensione propria e più completa. Nella semplicità il prodotto è accettabile.