The survivalist (2021) USA di Jon Keeyes
Il mondo è stato devastato da una pandemia che sta rapidamente spazzando via la popolazione. Sarah, in fuga da una setta dove il leader crede di essere il prescelto per salvare la razza umana, cerca rifugio nella fattoria di Ben, un ex agente FBI.
Sebbene la storia parli di un mondo sull’orlo della fine e di un culto che crede di poter salvare l’umanità, il film si concentra su un piccolo gruppo di personaggi. The Survivalist è ovviamente una risposta agli ultimi due anni. Prende l’idea di una pandemia che finirà il mondo e si concentra su un gruppo molto ristretto di personaggi. Ci sono però troppi dialoghi irrisolti e i membri della setta sembrano decisamente forzati ed eccessivi, a distanza da John Malkovich che sovraccarica il suo personaggio finendo fuori giri, anche lui dissolto in film di dubbia qualità come questo.
Non ci sono vere sorprese nella trama, assolutamente prevedibile. Ben è riluttante ad aiutare, ma è chiaro che non è una persona cattiva. I personaggi sono abbozzati e poco risolti, a partire da Sarah che è sostanzialmente un espediente narrativo e poco più. Solo la fotografia darkeggiante esprime qualcosa di buono.
Per quanto il film sia scorrevole nella sua semplicità, non cambia mai passo ed è trascurabile.
