Anastasia – Nostalgia degli zar

Il nostro parere

Anastasia (1956) USA di Anatole Litvak

Un opportunista uomo d’affari russo cerca di far passare una donna misteriosa come la granduchessa Anastasia, la figlia dispersa dello zar Nicola II.

Adattamento hollywoodiano del dramma teatrale di Marcelle Mourette, è un film con un impianto teatrale solido e convenzionale. Litvak poggia l’architrave dell’opera sugli attori che danno vitalità e forza ai personaggi basandosi su un testo che spesso è di grande intensità e forza.

Se nella parte romantica, Laurents (autore della sceneggiatura) indulge in romanticismi datati, nelle scene drammatiche riesce a tessere dialoghi di grande qualità.

Gli attori sono tutti molto bravi, in particolare Helen Hayes anche se il riconoscimento più ambito va a Ingrid Bergman, vincitrice dell’Oscar come miglior attrice protagonista. Se l’attrice svedese è splendida, non è da meno Brinner che conferisce fascino, tormento, ambizione e sentimento al suo Bounine.

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