La la land. Romanticismo

Il nostro parere

La la Land (2016) USA di Damien Chazelle

La storia d’amore tra un musicista jazz, Sebastian, e un’attrice disoccupata, Mia, a Los Angeles. Un amore che nasce con difficoltà poiché i primi incontri vanno storti mentre Mia sta quasi per rinunciare dopo tanti tentativi e Sebastian si adatta a suonare generi musicali lontani dalla sua natura. I loro sogni sembrano infrangersi mentre il loro amore cresce sempre di più. Quando il successo sta per sorridere loro qualcosa si rompe….

Un film romantico ed un musical eccentrico rispetto ai canoni del genere. Non vi è nulla di teatrale, anzi Chazelle si apre agli spazi di Los Angeles ambientando scene su un’autostrada, oppure in un belvedere. In un attimo, però, ci trasporta sulle stelle mescolando il realismo dello script al materiale di cui sono fatti i sogni. La musica e l’immagine diventano il linguaggio dei sentimenti grazie alla bellissima interpretazione dei due protagonisti.

La struttura somiglia in qualche modo a New York, New York, ma vi sono richiami citazionistici (l’osservatorio di Gioventù bruciata), nonché i topoi tipici del musical degli anni 30 che Chazelle promuove come un omaggio alla storia del cinema, senza cedimenti al patetismo, anzi. Quello che impressiona è la misura con cui il regista gestisce tutto questo materiale, indugiando in un romanticismo moderno che non cerca la lacrima ma si aggrappa alla realtà dove l’happy ending si consuma in un solo sguardo.

Si cita il postmoderno in molte recensioni, in alcuni casi si demolisce l’opera per mancanza di coraggio o altro. Eppure nel suo tentativo di uscire dalla favoletta dell’amore felice, interrotto dal sogno onirico danzato e cantato, il dolceamaro che ispira La la Land è un merito.

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email