L’ultima notte di Amore

Il nostro parere

L’ultima notte di amore (2023) ITA di Andrea Di Stefano


Ad un giorno dal suo pensionamento, la vita del poliziotto Franco Amore cambia per sempre. Durante la sua ultima di servizio, infatti, il suo amico Dino, nonché suo partner da diversi anni, rimane ucciso in una rapina di diamanti.


La telecamera si avvicina lentamente alla sagoma poco illuminata di Milano. Le strade brillano di giallo come le ultime ancora di salvezza di una città altrimenti già addormentata. La macchina da presa vola sopra i tetti, prima senza meta, poi apparentemente seguendo un’auto, ma penetra in uno degli ultimi appartamenti illuminati di un grattacielo. Lì fervono i preparativi per una festa a sorpresa. La sequenza iniziale che ricorda Hitchcock in qualche modo (Psyco?) ci immerge subito nell’atmosfera noir del film con una sensazione angosciosa di imminente pericolo, nonostante l’apparente momento di festa.

Amore è interpretato dal carismatico Pierfrancesco Favino, che dona ad un personaggio apparentemente semplice, sfaccettature complesse. Amore si è trovato più volte nella sua vita di fronte alla scelta tra il bene e il male e sembra cercare principalmente le zone grigie. Sposare l’amore della sua vita nonostante i legami familiari non era saggio. Potrebbe non essere possibile nemmeno interpretare l’autista privato per Camino con i suoi affari e la sua clientela dubbia. E accettare quel lavoro per i cinesi è addirittura un errore capitale, non importa quanto semplice e allettante possa sembrare il lavoro di un’ora.

La vita notturna milanese in cui vivono Amore e il suo collega Dino, un padre single a cui farebbero bene dei soldi extra, è sporca e quasi impenetrabile. Di Stefano non si lascia alle spalle il dramma, perché Amore ha fatto i sacrifici necessari per amore, il che fa sorgere il sospetto che il suo nome non sia stato scelto per caso. È un bravo ragazzo che vuole rimanere dalla parte giusta della legge, ma a quanto pare supera altrettanto facilmente la linea morale invisibile.

Oltre alla recitazione forte e ai personaggi ben sviluppati, L’Ultima Notte di Amore punta in gran parte sull’atmosfera, supportata dalla forte colonna sonora. È un sollievo vedere un classico thriller poliziesco italiano che non ruota attorno alla mafia e ai suoi cliché.

 

 

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