Jean Pierre Melville

Jean-Pierre Melville è stato un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico francese noto per il suo contributo al cinema noir francese e al genere del polar, ovvero il film poliziesco alla francese. Nato il 20 ottobre 1917 con il nome di Jean-Pierre Grumbach, ha adottato il nome d’arte “Melville” ispirato all’autore americano Herman Melville, autore di “Moby Dick”.

  1. Giovinezza e passione per il cinema: Melville ha scoperto la sua passione per il cinema fin da giovane. Durante la Seconda Guerra Mondiale, ha combattuto con la Resistenza francese, un’esperienza che avrebbe influenzato molte delle sue opere successive.
  2. Fondazione della sua casa di produzione: Nel 1947, Melville ha fondato la sua casa di produzione, la “Les Films de la Pleiade,” che gli ha permesso di mantenere un controllo creativo significativo sui suoi film.
  3. Stile e influenze: Melville è noto per il suo stile sobrio, il suo utilizzo di dialoghi minimi e l’attenzione ai dettagli procedurali nei film polizieschi. Era anche influenzato dai film noir americani e dai registi come John Huston e Howard Hawks.
  4. Opere principali: Ecco alcuni dei suoi film più noti:
    • “Bob il giocatore” (1956): È uno dei film più celebri di Melville ed è noto per il suo stile distante e il suo protagonista impassibile interpretato da Roger Duchesne. Questo film è stato influenzato dai film gangster americani degli anni ’40. Il protagonista, Bob, è un ladro di gioielli che sembra indistruttibile e si muove con freddezza attraverso il mondo criminale. L’aneddoto interessante è che Melville ha utilizzato veri gioiellieri come consulenti tecnici per rendere realistiche le scene di furto
    • “Le samouraï” (1967): Questo film è uno dei capolavori di Melville e presenta Alain Delon nel ruolo di un assassino solitario che affronta le conseguenze del suo mestiere. È noto per la sua eleganza e la sua atmosfera cupa. Questo film è spesso considerato uno dei migliori esempi di polar. L’aneddoto interessante è che Melville ha tratto ispirazione dai romanzi di giustizia samurai giapponesi per creare il personaggio principale, Jef Costello. Il film è noto per la famosa scena iniziale in cui Jef si prepara per il suo lavoro.
    • “Il silenzio del mare” (1949): Il primo film di Melville è una storia di resistenza durante l’occupazione nazista in Francia. È noto per i suoi dialoghi intensi e la sua narrazione sobria. Questo è stato il primo film di Melville, ed è noto per il suo budget estremamente limitato. Nonostante le restrizioni finanziarie, Melville è riuscito a creare un’atmosfera intensa e opprimente nel film.
    • “I senza nome” (1970): Un altro capolavoro di Melville, questo film è un polar classico che segue un pianificatore di rapine, un evaso diprigione e un ex poliziotto nell’organizzazione di un grande colpo. È considerato uno dei migliori film di rapina nella storia del cinema. Per questo film, Melville ha collaborato con l’attore Alain Delon per la quinta volta. L’aneddoto interessante è che Melville ha utilizzato una prigione reale come set per alcune scene, il che ha aggiunto un senso di realismo alla pellicola.

Non  vanno dimenticati però grandi film come Lo spione (1963), Leon Morin, prete (1961) e l’ultima opera Notte sulla città (1972)

  1. Il soprannome Melville: Jean-Pierre Grumbach adottò il nome d’arte “Melville” in onore dell’autore americano Herman Melville, noto per il suo romanzo “Moby Dick.” Questa scelta di pseudonimo rifletteva la sua ammirazione per la letteratura americana, che ha influenzato anche il suo stile cinematografico.
  2. La passione per il cinema di genere: Melville era noto per la sua dedizione ai generi cinematografici, in particolare il polar e il film noir. Si è detto che avesse visto “Il grande sonno” di Howard Hawks oltre 70 volte per studiarlo attentamente prima di iniziare la sua carriera di regista.
  3. Relazione con la Nouvelle Vague: Nonostante fosse più anziano rispetto ai registi della Nouvelle Vague, Melville aveva un impatto significativo su questa nuova ondata di cineasti francesi. Godard, uno dei registi chiave della Nouvelle Vague, ammirava Melville e gli chiese di apparire in un cameo in “Fino all’ultimo respiro” (1960).

Mentre stava lavorando alla sceneggiatura del suo film successivo, morì improvvisamente il 2 agosto del 1973 in seguito a una crisi cardiaca sopraggiunta durante le riprese di una cena in un hotel della capitale. Il suo corpo venne tumulato nel Cimitero parigino di Pantin.

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email