Il collezionista di carte – Ambiguità

Il nostro parere

Il collezionista di carte (2o21) USA di Paul Schrader

William Tell è un ex militare e giocatore di poker professionista. La sua vita meticolosa viene sconvolta quando viene avvicinato da Cirk, un giovane che cerca il suo l’aiuto per eseguire il suo piano di vendetta contro un colonnello militare.

Uscito poco prima del 20° anniversario degli attacchi dell’11 settembre, The Card Counter spinge il pubblico a lottare con uno dei personaggi più spregevoli di Schrader, un uomo che ha picchiato, umiliato e torturato i prigionieri nella famigerata prigione di Abu Ghraib in Iraq. Schrader non lo rende facile; impiegando il carismatico Oscar Isaac come protagonista, la prima metà del film è incentrata sul desiderio di Tell di essere semplicemente lasciato a se stesso. Non è un outsider che cerca di inserirsi in un mondo che lo rifugge come Travis Bickle di Taxi Driver, forse la creazione più famosa di Schrader.

È difficile non simpatizzare con Tell, che è il modo di Schrader di ribaltare la situazione sul pubblico; come puoi simpatizzare con il diavolo? (E dovresti?) Se gli spettatori alla fine trovano Tell un personaggio riscattabile è perchè Schrader ha creato un’altra storia sorprendente e moralmente ambigua di persone che vivono ai margini della società e dei modi in cui cercano la propria parvenza di redenzione.

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email