I origins. Gli occhi e l’anima

Il nostro parere

I origins (2014) USA di Mike Cahill

Cahill continua nel suo percorso artistico iniziato con Another earth (2011), dirigendo un’altra opera filosofica e spirituale come I origins. Come nella prima pellicola, Cahill esplora l’anima dilaniata di una persona colpita da un terribile evento, evento che l’ha costretta a cercare un significato nella propria vita.

Il protagonista, Michael Pitt anche produttore, è uno scienziato che non crede altro che al mondo empirico. Il suo grande amore è spezzato da una spaventosa tragedia da cui uscirà con altre domande, altri quesiti che resteranno irrisolti. I dubbi, dunque, ed il dolore sono le componenti uniche dell’esistenza e queste sono le tematiche del regista.

Cahill lavora molto sul connubio tra immagini e suono, alternando musiche e silenzi a scarni e significativi dialoghi. Già in Another earth si erano intraviste le potenzialità di un autore nuovo e originale. Questo film è la riprova di una grande sensibilità artistica, capace di esplorare i terreni oscuri dell’anima. Da segnalare, come sempre, Brit Marling. Michael Pitt abbandona i suoi tipici vezzi e fornisce un’interpretazione coinvolgente, sta crescendo.

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email