Un’ombra sulla verità – Il male in noi

Il nostro parere

Un’ombra sulla verità (2021) FRA di Philippe Le Guay


Simon ed Hélène vivono insieme a Parigi e decidono di vendere una cantina nel palazzo in cui abitano. La acquisterà un uomo misterioso che sconvolgerà pian piano la loro vita.


Philippe Le Guay propone un film ispirato a un uatto di cronaca di alcuni anni fa, ma è sinistramente attuale perché affronta le molte teorie complottiste e negazioniste che stanno attualmente fiorendo. Qua, siamo in un caso di negazione dell’Olocausto e Jacques Fonzic si presenta in modo insidioso, seminando dubbi tra i suoi interlocutori. Il merito è di un eccellente Cluzet che da sostanza a un personaggio, certamente esecrabile, che riesce subdolamente a vellicare la meschinità e la grettezza, accarezzando l’ignoranza e solleticando la violenza che è in noi usando, però, una finta gentilezza, atteggiandosi a vittima.

Per contrasto Il personaggio di Fonzic svelerà le colpe dell’altro, quelle di coppia, dei fratelli, con un degrado dei rapporti umani, come una macchia umida sul soffitto o una ferita alla mano infetta. Si tufferà nelle zone oscure dell’altro, rivelando non solo l’antisemitismo (nascosto o confessato) di alcuni, ma anche le profondità oscure dell’anima e l’impensato.

La forza del film è svelare tutto ciò lasciando un profondo senso di inquietudine per la deriva della nostra società. La debolezza è nella sua struttura che non è sufficientemente introspettiva, lavorando su una contrapposizione troppo programmatica.

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