The last witch hunter (2015) USA di Breck Eisner
La solita baracconata hollywodiana di serie B con il divo in discesa che cerca di riciclarsi: questo è il senso di The last witch hunter. Vin Diesel quando abbandona le macchine ruggenti si trova sempre a disagio, probabilmente per responsabilità degli studios che lo hanno rinchiuso in stereotipi limitanti e gli propongono script sempre più scadenti.
Non si chiede ad un film che parli di streghe di essere verosimile, ma di essere credibile almeno sì. Invece si è puntato sui soliti effetti speciali senza senso e qualche risata demoniaca di troppo, risultando inutili, noiosi, scarsamente incisivi. Dispiace per Michael Caine che si presta ad opere del genere e per Eljah Wood (anche per lui si deve tirare a campare), ormai lontano dai fasti del Signore degli Anelli.
Eisner ha, in precedenza, diretto un altro pessimo film, Sahara, con risultati altrettanto disdicevoli.