Smetto quando voglio Masterclass. Ancora tu?

Il nostro parere

Smetto quando voglio Masterclass (2016) ITA regia di Sidney Sibilia

La banda dei ricercatori di Smetto quando voglio decide di ricostituirsi quando una poliziotta offre al capo, Pietro, la ripulitura della fedina penale, a patto che aiutino le forze dell’ordine a vincere la battaglia contro le smart drug. Il gruppo di sciamannati torna insieme per stanare i creatori delle nuove droghe fatte con molecole non ancora illegali. Pietro però non può rivelare nulla del suo nuovo incarico alla compagna Giulia, incinta del loro primo figlio, ed è costretto ad inventare con lei bugie sempre più colorite.

Il successo del primo episodio ha convinto tutti a tentare l’ambiziosa strada della trilogia. Il successo è andato, però, calando nonostante il tentativo di innovare la sceneggiatura inserendo elementi via via diversi. Diventa troppo macchiettistico, però, l’aspetto relazionale tra i componenti della banda che ripete all’infinito le stesse dinamiche. Più coraggioso il tentativo di giocare sui generi pigiando sull’aspetto spettacolare. La debolezza di alcuni passaggi della sceneggiatura (se non l’inverosimiglianza fine a se stessa) comportano abbassamenti della tensione narrativa che ad alcuni momenti spassosi (il salto sul treno di Di Rienzo è strepitoso) alterna siparietti banali. Da rivedere complessivamente alla conclusione del terzo episodio.

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