Mulan – Guerriera

Il nostro parere

Mulan (2020) USA di Niki Caro

Quando l’Imperatore della Cina decreta che un uomo per ogni famiglia dovrà arruolarsi nell’Armata Imperiale per difendere il Paese dall’attacco degli invasori, Hua Mulan, figlia di un rispettato guerriero, prende il posto del padre malato.

L’ennesima trasposizione di un cartone Disney con attori in carne ed ossa produce nuovamente un senso di delusione per la parziale banalizzazione della storia, depurata da tutti gli inserti magici e dai contraltari comici che servivano a rendere il prodotto disegnato più digeribile per il pubblico più piccolo.

Si è preferito, invece, ricalcare i temi attuali legati ad opere di questo tipo, richiamando in ogni evidenza il classico Wuxia (cappa e spada) dei maestri del genere, ma anche inserendo elementi riferiti alla moda attuale, i supereroi, forse per richiamare un maggior numero di spettatori.

L’epidemia ha portato il film rapidamente sul piccolo schermo, sminuendone l’effetto spettacolare del grande schermo dove si sarebbe potuto apprezzare meglio il grande sforzo produttivo nella ricostruzione degli ambienti e nella magnificenza dei costumi.

Tuttavia, la sceneggiatura zoppica sui dialoghi e perde in freschezza e credibilità, avendo disegnato personaggi che non hanno dimensioni e agiscono con eccessiva prevedibilità. La regista Nikki Caro è professionale il giusto e sa gestire un budget così rilevante, ma non esce dalla dimensione impiegatizia per dare nuovo respiro alla storia.

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