La stoffa dei sogni. Shakespeare sardonapoletano

Il nostro parere

La stoffa dei sogni (2015) ITA di Gianfranco Cabiddu

Melange ed omaggio tra Shakespeare ed Eduardo quest’opera coraggiosa di Cabiddu, regista e tecnico che proprio con il grande attore napoletano ha lavorato in passato. Memore di quest’esperienza, richiamata con l’apparizione finale del figlio Luigi, purtroppo scomparso subito dopo, Cabiddu ha recuperato la pièce L’arte della commedia e la traduzione in napoletano de La tempesta che De Filippo ha scritto.

Una tempesta infernale fa naufragare sull’isola dell’Asinara una compagnia di teatranti e tre camorristi che, nella confusione, avevano sopraffatto le guardie uccidendone una. Il capo di questi camorristi è convinto di aver perso il figlio, portato dal mare in un’altra spiaggia dove viene trovato, e amato, dalla figlia del direttore del carcere.

Proprio i poliziotti della prigione trovano i naufraghi. Il direttore, nonostante abbia capito chi siano i delinquenti, costringe il capocomico Campese a mettere in scena La tempesta di Shakespeare. Campese, timoroso che il camorrista uccida la famiglia, sta al gioco e lavora per completare il suo spettacolo.

La poesia del paesaggio, la forza del teatro di “mettere la ali al cuore e alla ragione” sono lo spunto per un’opera deliziosa e inusuale. La regia lavora su più piani testuali, in un racconto variegato, ricco di personaggi originali.

 

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