Mission Impossible Fallout – Acrobatico

Il nostro parere

Mission impossible Fallout (2018) USA di Christopher McQuarrie

Un trafficante d’armi e un gruppo di terroristi progettano di usare tre testate al plutonio per un attacco nucleare simultaneo. Ethan Hunt e la sua squadra intraprendono una corsa contro il tempo per impedire il disastro.
Il solito gruppo di cattivoni armati fino ai denti non impedirà ad Ethan Hunt (versione Cruise) di fare giustizia e salvare il mondo dall’ennesima apocalisse promessa e non raggiunta. Il canovaccio per arrivarci è sempre lo stesso: il pazzo assassino, qualche tranello qua e là, il traditore, la pupa interessante e cazzuta, battute sparse durante le scene di azione più eclatanti, acrobazie a non finire.
Il problema per questi prodotti è non ripetere il già visto. Ogni volta, infatti, si devono inventare improbabili inseguimenti a bordo dei più svariati mezzi che si concludono inevitabilmente con la distruzione del mezzo senza però far fuori i nostri eroi. Come si salvino ogni volta è un mistero che la fisica non svelerà mai. ma tanto non è quello che conta.

Il  senso dell’ennesimo Mission Impossible (il settimo ma sembrano essere in cantiere altri due) è ammirare l’atletismo di Cruise che si cimenta in ogni sorta di prova da iron man, vincendo sempre, cercando di anticipare quale diavolo di idea tireranno fuori. La storia è solo una parentesi rosa tra le parole action e cut, perchè la trama è così elementare da essere rapidamente dimenticata. Tanto si sa come va a finire.

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