Lou (2022) USA di Anne Foerster
Durante una devastante tempesta, una ragazza viene rapita. Sua madre unisce la forze con un vicino misterioso e insieme partono all’inseguimento del rapitore. Il viaggio mette alla prova i loro limiti ed espone gli oscuri segreti del passato.
L’idea di Lou è forte, più o meno sulla falsariga dei film di Liam Neeson nel franchise dei Taken. Un veterano brizzolato, che vuole solo essere lasciato solo, che viene trascinato indietro in una vita di violenza: solo, questa volta, è una donna.
Il film vacilla da scene inadeguate, a rivelazioni che hanno più probabilità di provocare uno sbuffo di derisione che un sussulto di sorpresa. Gli avversari di Lou sono tutti più grandi e più forti di lei, e ci sono momenti in cui il film lo dimentica. Tuttavia, Janney vende il suo personaggio bene. Siamo all’inizio di una nuova saga? Difficile dirlo anche se rimane il fascino della protagonista.