Le Mans 66 – La grande sfida – Confini

Il nostro parere

Le Mans 66 – La grande sfida (2019) USA di James Mangold

Quando scopre di non poter più gareggiare a causa dei suoi problemi di cuore, il pilota Carroll Shelby lavora insieme al collaudatore Ken Miles per sconfiggere la Ferrari a bordo di un nuovo veicolo Ford.

Il cinema americano ha un successo planetario perchè sa proporre prodotti di alta qualità, interpretati bene, scritti in modo impeccabile su concetti base come giustizia, amicizia, amore,  coraggio. Anche se non sono opere memorabili, si apprezza sempre il ritmo, le dinamiche, i dialoghi e le interpretazioni.

Mangold fa questo ma fa anche di più perchè centra la storia su due outsider che si confrontano a viso aperto contro il Sistema, sfidandolo senza compromessi, pagando il prezzo che c’è da pagare se necessario. E anche se il titolo originale è Ford vs Ferrari, non si può non rilevare come il personaggio che ne esce meglio non è Ford II, come ci si potrebbe aspettare ma Enzo Ferrari reso da Girone come un uomo orgoglioso ma corretto, a differenza del magnate americano, tronfio e vanesio.

La potenza industriale, il denaro vince alla fine ma è l’uomo a portare la macchina alla vittoria, senza l’elemento umano (che il marketing umilia e vuole dominare) non sarebbe possibile raggiungere l’apice che è il motivo per cui i due uomini (Miles e Shelby) rischiano tutto.

Bello e divertente Le Mans 66 è un film quasi ascetico che, senza raggiungere mai vette importanti, sa commuovere ed emozionare.

Potrebbe piacerti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Email