Le buone stelle – Broker

Il nostro parere

Le buone stelle – Broker (2022) KOR di Hirokazu Kore’eda


Due uomini si guadagnano da vivere trovando nuovi genitori per i bambini che vengono abbandonati in delle scatole. Incontrano una giovane donna che ha abbandonato il suo bambino, ma che ora lo rivuole.


Kore-eda crea storie su personaggi sfumati e delicati. La sua attenzione si concentra su storie di famiglie inaspettate e sul significato di quella parola. La famiglia è il gruppo in cui sei nato o quello che si prende cura di te, ti cresce e ti protegge? Questo è il fulcro di un dramma commovente su persone unite dal destino che finiscono non solo per aiutarsi a vicenda a sopravvivere, ma per elevarsi al di sopra del dolore e del male di vivere.

I film di Kore-eda hanno la forza di chiederti di metterti nei panni di qualcun altro, sono richieste di empatia per le persone che vedi quotidianamente, per le famiglie improvvisate da cui sei circondato. Il regista giapponese usa il melodramma per spostare il tuo centro emotivo e per respingere il cinismo e il giudizio del mondo. Presenta i suoi personaggi con tale compassione e comprensione che tutti arriviamo ad amarli.

Il film si sviluppa lentamente fino a contaminarti e vi sono scene dove l’emozione e la bellezza prendono il sopravvento.

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