Ventesimo secolo

Il nostro parere

Ventesimo secolo (1934) USA di Howard Hawks


Un impresario di Broadway in difficoltà cerca di convincere la sua ex amante, ormai diventata una diva di Hollywood, a tornare e aiutarlo a far risorgere la sua fallimentare carriera.


Ben Hecht e Charles MacArthur hanno adattato la sceneggiatura di un’opera teatrale di Bruce Millholland per dare un testo ad un maestro del cinema come Hawks, efficace in tutti i generi, compresa la screwball comedy come quest’opera.

Uscito solo due anni dopo Scarface, Ventesimo secolo è stato uno dei primi grandi film sonori di Howard Hawks. Sebbene non abbia ricevuto la stessa attenzione di alcuni degli altri classici di Hawks, ha anticipato la serie di commedie di successo che avrebbe realizzato nel decennio successivo.

Hawks era particolarmente dotato in questo tipo di farsa divertente e scritta in modo intelligente avendo la sensibilità per giocare sulla linea sottile che divide il melodramma dalla commedia. La regia è, infatti, scattante e i 91 minuti del film sono lanciati ad alta frequenza pur mantenendo un equilibrio invidiabile.

Parte del valore sta nell’uso degli attori e dei personaggi di contorno che si inseriscono nella commedia. Carole Lombard era perfettamente a proprio agio in quel genere di opere, perfetta con il suo umorismo tagliente e la sua moderna concezione recitativa. A fare da contrasto, più che da contraltare, Barrymore che gioca sopra le righe con un personaggio per certi versi irritante nella sua prosopopea.

 

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