Corrective measures (2022) USA di Sean Patrick O’Reilly
In un carcere di massima sicurezza che ospita criminali, creature mostruose e cibernetiche, le tensioni tra detenuti e personale si acuiscono e finiscono per sovvertire l’ordine gerarchico.
Qualunque discorso critico per un film del genere è totalmente inutile. Quest’opera verrà ricordata forse come il punto più basso della carriera di Bruce Willis. Difficilmente si può vedere un film così scombinato e di cattivo gusto. La sceneggiatura è semplicemente orribile e senza senso, la recitazione incomprensibile. E poi c’è Willis.
Fa davvero tristezza vederlo così. Sono giunte voci della sua malattia che trovano conferma nella sua parte. Recita sempre seduto e quasi mai insieme ad altri attori. Campi e controcampi servono solo per permettergli di recitare le battute con i suoi tempi. Ha girato dopo? Serviva per consentirgli di leggere le battute? L’unica cosa che possiamo dare è la certezza della fine di un attore brillante che ci ha dato una decina di grandi film.
Solo nel 2022 sono usciti 11 film con lui: una bulimia incomprensibile ed ingiustificabile se non fosse per la dichiarazione rilasciata dalla famiglia sulle sue condizioni di salute. Il suo ritiro dalle scene cancella le critiche ma non si può non farle ad un regista che propone un prodotto di così basso livello. Inguardabile
