L’asso nella manica – Scrupoli

Il nostro parere

L’asso nella manica (1951) USA di Billy Wilder

Charles Tatum, un giornalista senza scrupoli in disgrazia, approfitta dell’incidente occorso ad un minatore, sepolto sotto una montagna, per realizzare un sensazionale servizio. Prendendo in mano egli stesso le operazioni di soccorso, ne ritarda di proposito l’esecuzione al fine di prolungare l’effetto della notizia.

Wilder ha frequentato sia la commedia che il dramma con un unico punto di riferimento: l’ironica dissacrazione dei costumi sociali. Così anche il ritratto impietoso dei media, il baraccone mediatico antelitteram descritto con tanta efficacia, il cinismo del mondo, l’infelicità perenne sono mostrati nel 51 con una lucidità che solo lui ha saputo dare al cinema.
Aiutato da Kirk Douglas in forma straordinaria, L’asso nella manica è una potente metafora della società americana, dell’economia; un trattato dei più sordidi sentimenti umani. La geniale mano del regista si nota nell’affresco complessivo, nella costruzione dei caratteri, tutti splendidamente delineati, dall’uso della macchina da presa moderno e spregiudicato fino alla mitica scena finale.

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