Kong Skull Island. Gorilla nell’isola

Il nostro parere

Kong Skull Island (2016) USA di Jordan Vogt-Roberts

Nel 1973 l’ex Capitano  James Conrad viene assunto dall’agente del governo Bill Randa per guidare una spedizione per esplorare e creare una mappa di un’isola sconosciuta Randa recluta anche gli Sky Devils, uno squadrone di elicotteristi fino a pochi mesi prima impegnato nella guerra in Vietnam, guidati dal tenente colonnello Preston Packard. Al gruppo si unisce anche la fotoreporter pacifista Mason Weaver, che crede che la spedizione scientifica sia in realtà una copertura di un’operazione militare segreta. Packard bombarda la foresta scatenando la furia di un gigantesco gorilla che abbatte tutti gli elicotteri uccidendo parecchi soldati. I sopravvissuti scoprono che l’isola è abitata da creature gigantesche e crudeli, nonchè da un popolo indigeno protetto proprio dall’enorme primate, chiamato Kong.

Il mito di King Kong resiste ai tanti tentativi di imitarli. Il più fedele all’originale è stato quello di Peter Jackson. Questo è invece il tentativo di creare un nuovo franchise che possa, con effetti speciali adeguati, portare il cinema al botteghino. Viene abbandonato ogni aspetto carnale e la psicologia, già limitata di suo, diventa così spicciola da preoccupare. I personaggi sono piatti e poco versatili, utili idioti al servizio degli effetti speciali. Il film, al netto degli scontri, diventa esile (raggiungeranno i 60 minuti? Non credo) perdendo ogni interesse. Adesso è annunciato in prossima uscita Godzilla contro Kong. Il tentativo di salvare i due mostri archetipici del cinema finirà in una farsa? Nulla di più probabile.

 

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