L’apparizione – Problemi di fede

Il nostro parere

L’apparizione (2018) FRA di Xavier Giannoli

A un giornalista agnostico viene chiesto di occuparsi del caso di una ragazza che sostiene di aver avuto visioni della Madonna. Tra dubbi enormi e misteri, il rapporto tra il giornalista e la giovane diventerò importante per entrambi mettendo in discussione tutto.

Giannoli conduce un’inchiesta sulla fede proiettandosi nel viaggio interiore di un uomo, il giornalista Jacques Mayano che sta ricostruendo la propria esistenza dopo lo shock della morte dell’amico fotografo nel reportage di guerra. Il travaglio interiore di Jacques si scontra con il misticismo di Anna la cui serenità lo attrae e, al contempo, lo disturba. Entrambi sono soli ma a distinguerli sono gli atteggiamenti verso l’esistenza: Jacques è furente per la morte ingiusta dell’amico, mentre Anna è mite e rasserenante.

La bravura dei due interpreti tiene in equilibrio questa vicenda che Giannoli segue con misura e sobrietà, evitando di sposare una tesi, mostrando il dovuto rispetto a tutte le visioni. Se Vincent Lindon si conferma come interprete sensibile, positiva è la sorpresa provocata dalla giovane Galatea Bellugi che dà una profondità al personaggio di Anna tipico di un’attrice matura.

La complessità dei personaggi e le diverse sfaccettature sono affrontati con intelligenza e sensibilità dal regista che si mostra attento e partecipe analista delle motivazioni sociali e personali del mondo che ruota attorno ai fenomeni religiosi. Il finale pacificatore sembra essere fatto per accontentare tutti, ma non toglie interesse ad un’opera per certi aspetti coraggiosa.

 

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