Incontriamoci a S. Louis

Il nostro parere

Incontriamoci a St. Louis (1944) USA di Vincente Minnelli


Una giovane donna attende con impazienza l’inizio dell’esposizione mondiale di Saint Louis nonchè l’arrivo del ragazzo della porta accanto che ama alla follia. Ma il padre della fanciulla purtroppo pare avere altri piani a causa della possibilità di ottenere una promozione nella città di New York.


Un musical delicato e girato con brillantezza ed acume. Il successo parte dalla musica poiché alcune delle canzoni risalgono addirittura all’epoca della St Louis Exposition, ovvero l’ambientazione dell’opera. Queste e le altre, appositamente per il film, sono rese benissimo dalle interpretazioni della Garland e dello squisito cast di contorno. Margaret O’Brien e Lucille Bremer nei panni delle sorelle, Leon Ames e Mary Astor nei panni dei suoi genitori Alonzo e Anna Smith, Harry Davenport nei panni del nonno, Tom Drake nei panni del ragazzo della porta accanto John Truett e Marjorie Main nei panni della cameriera di famiglia e la cuoca contribuiscono tutti alla meravigliosa aura nostalgica del film.

Minnelli è nel suo elemento ideale: ha una cura amorevole dei personaggi, ricrea magicamente l’atmosfera d’epoca, trasmette un forte calore emotivo. Il racconto è semplice, sentimentale, lacrimoso. triste ma al contempo sa essere gioioso. Il regista lavora miracolosamente sulla composizione delle immagini, sui movimenti studiati con le macchie di colore che diventano una tavolozza per dipingere. La fotografia in Technicolor di George J Folsey è il motore di un’opera cristallina.

Soprattutto Meet Me in St Louis è il trionfo della ventiduenne Judy Garland. È sbalorditiva e ipnotizzante nella sua struggente caratterizzazione. E il modo in cui trasmette quelle canzoni è incredibile. Tuttavia, non ha vinto premi ed è stato il piccolo ladro di scene O’Brien a vincere un Oscar come eccezionale attrice bambina dell’anno.

Il film è stato candidato a quattro Oscar per la migliore fotografia a colori, la migliore colonna sonora di un film musicale, la migliore canzone originale (Ralph Blane e Hugh Martin per The Trolley Song) e la migliore sceneggiatura, ma purtroppo non ci sono state vittorie.

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