Il matrimonio del mio miglior amico (1997) USA di P.J. Hogan
Innamorata del suo migliore amico, una giovane donna usa tutto il suo fascino e tutti i trucchi per sabotare il matrimonio dell’uomo.
Julia Roberts nel suo splendore, Cameron Diaz agli esordi e un fiammeggiante Rupert Everett, divo come non mai: ecco la formula vincente di questo film. Il matrimonio del miglior amico è una commedia brillante intelligente e gustosa con due o tre momenti strepitosi che coincidono quasi sempre con la presenza magnetica di Everett.
Il carisma dell’attore inglese, infatti, è determinante per rendere credibile la canzone nel fast food e l’agrodolce finale. ma è tutto il suo ruolo scritto in modo magnifico ed ispirato. Nei suoi momenti il film decolla e si sposta dalla classica commedia romantica ad una graffiante ironia del menage familiare.
L’idea di base è comunque molto originale. Trasformare Julia Roberts in una carognetta vendicativa ha funzionato in modo egregio, ribaltando la prospettiva iniziale dello spettatore. L’apparente ricomposizione finale non lascia infatti tranquilli. Julianne/Julia ritornerà a fare la mangiatrice di uomini? Michael sarà davvero felice nella coppia o vivrà di dubbi come in alcuni momenti si avverte?
Lo spettatore non si annoia mai per il ritmo brioso, ma la sua memoria resta alla fantastica esibizione di I say a little prayer.