Il mammone – Choosy

Il nostro parere

Il mammone (2022) ITA di Giovanni Bognetti

Nonostante l’indipendenza economica, una brillante carriera accademica e innumerevoli occasioni di lavoro all’estero, l’ultratrentenne Aldo vive ancora a casa con i genitori, Piero e Anna. I coniugi cercano di far emancipare Aldo, che è determinato a non darla vinta ai genitori.

Remake del francese Tanguy, Il mammone è un ottimo esempio della facilità italiana nell’evitare il politicamente scorretto. L’incipit è simile al film francese e mostra Abatantuono affilato e pungente con una dialettica feroce nel sottolineare i difetti del figlio ma invece di affondare il colpo, essere impietoso con i difetti italiani, sfidando magari il totem della famiglia, si preferisce ricomporre il quadro, trovare una soluzione che accontenti tutti.

Non si può contare solo sul talento attoriale dei due protagonisti per tutto il  film, bisogna anche dare spessore ai personaggi di contorno, invece che cascare nello stereotipo come il fratello e il nipote della Finocchiaro che sono due macchiette senza senso, create solo per facili battutacce da trivio. In queste cadute di stile sta il lato negativo di un’opera che ha puntato al minimo

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