I milioni della manicure (1935) USA di Mitchell Leisen
Leisen è uno dei grandi della commedia americana anni ’30. Carole Lombard è una delle più grandi attrici con tempi comici degli anni ’30. Non poteva che uscire una commedia brillante e anticonformista all’interno di una trama apparentemente banale.
Lei è una povera manicure ed anela al matrimonio di convenienza, ma si innamora di un exmilionario, la cui fortuna paterna è evaporata per colpa del crollo di Wall Street. Lui, ora senza un soldo, si ritrova a sposare una nuova ricca che lo vuole per il suo nome offrendo in cambio l’agiatezza. In mezzo ai due un paraplegico che si innamora della protagonista (la Lombard appunto) poiché è l’unica che lo tratta senza disgusto o pietà.
La ricchezza del film sta nelle battute: fulminanti ed argute. Battute che svelano una riflessione sui valori dell’epoca, sulla considerazione che Leisen ha della massa. Il tutto è nascosto sotto le mille interpretazioni delle frasi anche se l’obiettivo è chiaro. Come La Cava, Leisen esamina il jet set americano condannandolo senza alcuna pietà. I disvalori, il cinismo, l’opulenza ostentata sono cose che odia in modo esplicito.
La Lombard, coadiuvata da McMurray, conferisce a tutto leggerezza.